Il sostegno psicologico in scuole e università potrebbe diventare ben presto una realtà . Ecco cosa è importante sapere a riguardo.
Negli ultimi anni e, in modo particolare, dopo il Covid, l’aspetto psicologico delle persone sta assumendo un aspetto sempre più importante sotto diversi punti di vista.
A tal proposito, è nata una proposta di legge volta a portare un sostegno psicologico sia nelle scuole che nelle università . Si tratta di un’iniziativa nata dalle associazioni studentesche e che per la sua realizzazione prevede lo stanziamento di circa 100 milioni di euro l’anno. Una cifra minima che potrebbe anche aumentare.
Gli studenti chiedono a gran voce il sostegno psicologico all’interno degli istituti
In seguito agli ultimi e drammatici casi di suicidio tra studenti universitari, è arrivata una proposta di legge che chiede il supporto psicologico per chi va a scuola o frequenta l’università .
Il tutto è nato dai sindacati studenteschi che hanno chiesto a gran voce la formazione di presidi psicologici in grado di fornire il giusto supporto a chi studia e che esulino il già presente bonus psicologico.
La proposta supportata dai parlamentari Elisa Pirra (Movimento 5 stelle), Elisabetta Piccolotti (Alleanza Verdi) e Nicola Zingaretti (Partito democratico), punta quindi ad ottenere qualcosa di più rispetto a quanto presente al momento in modo discontinuo e a discrezione degli istituti.
L’obiettivo è quello di migliorare la vita degli studenti. E tutto andando a ridurre casi d’ansia, solitudine e problemi di altro tipo che se non sono presi per tempo possono sommarsi allo stress da studio e portare ad esiti anche tragici.
Cosa prevede la proposta
Come già accennato, l’obiettivo della proposta di legge è quello di trovare un finanziamento annuale che consenta un servizio di assistenza psicologica, psicoterapeutica e di counseling.
Al momento la richiesta si aggirerebbe quindi intorno ai cento milioni di euro l’anno, indispensabili per trovare personale qualificato ed in grado di fornire il giusto aiuto a chi ne ha bisogno.
Si auspica, inoltre, che il tutto possa interfacciarsi con il servizio sanitario del territorio, al fine di coprire ogni tipo di necessità degli studenti, sia di tipo scolastico che non.
Un aiuto che di sicuro renderebbe più semplice la vita di chi studia e spesso si trova a dover sopportare carichi di stress importanti. E che in questo modo potrebbero essere ridotti o trattati (insieme ad altri tipi di problemi) in modo immediato.